31 Maggio 2023 - ore 21.00
I SOLISTI DEL TEATRO ALLA SCALA
DINO SOSSAI, violino
SUELA PICIRI, violino
GIUSEPPE RUSSO ROSSI, viola
MARTINA LOPEZ, violoncello
FABRIZIO MELONI, clarinetto
EMANUELE URSO, corno
NICOLA LOSITO, pianoforte
Ernst von Dohnanyi
Quintetto op.1 per pianoforte e archi
Allegro – Adagio – Tempo I
Scherzo. Allegro vivace
Adagio, quasi andante
Allegro animato
Ernst von Dohnanyi
Sestetto op.37 per pianoforte, violino, viola, violoncello, clarinetto e corno
Allegro appassionato
Intermezzo. Adagio
Allegro con sentimento
Finale. Allegro vivace, giocoso
Non c’è da stupirsi se Brahms, il cui spirito aleggia sulla prima edizione di SILENZIOMUSICA, pur non comparendo fra gli autori, oltre al sostegno all’allievo Dvorak, avesse dichiarato, alla fine della sua vita, grande ammirazione per la “opera prima” dell’adolescente Ernst von Dohnányi, nato a Bratislava nel 1877, ma ungherese, e nonno del grande direttore d’orchestra Christoph von Dohnányi (classe 1929, vivente!). Infatti il diciasettenne, allievo dell’accademia musicale di Budapest, stupì maestri, osservatori e pubblico con un debutto magistrale, data la consistenza, la solidità, financo la gradevolezza polimelodica del quintetto, presto diventato celebre nella letteratura per questa formazione che, de facto, è una sintesi del concerto per pianoforte e orchestra. I tempi Allegro, Scherzo, Adagio, quasi andante, Allegro animato nei quali si struttura la composizione sono stilisticamente molto coesi. L’iniziale spirito un po’ marziale dell’Allegro si stempera nell’annunciato divertissement dello Scherzo, senza far venire mai meno una dialogante complessità di relazione fra archi e pianoforte. Né, però, fa difetto la presenza ovunque di piacevolezza tematica assai mitteleuropea, con, talvolta, citazioni schumanniane e ripresa quasi circolare, alla fine, di accenti tematici d’inizio. Trascorrono 30 anni esatti fra il quintetto e il sestetto in do op. 37 scritto per una formazione da camera assai inusuale: oltre al pianoforte violino, viola, violoncello, clarinetto, corno.
Opera di impressionante varietà stilistica, quasi umorale, sembra, in realtà descrivere una rapida trasformzione della cultura musicale occidentale stessa. Dalla cupezza quasi espressionista del primo tempo, dove la sonorità del corno adombra echi della trascorsa Grande Guerra, la composizione trasfigura progressivamente – attraverso altri tre tempi – fino a visioni sonore quasi da film e a lambire i territori del Jazz (che von Dohnany apprezzava), con uno sguardo felicemente strabico centrato su Gershwin che ammicca al Valzer viennese: genialità pura a visione metastorica degli stili.
ore 21.00
LAURA MARZADORI, violino
NICOLA LOSITO, pianoforte
L’APPASSIONATA
Lorenzo Gugole, maestro concertatore
_Musiche di Vivaldi, Bach, Mendelssohn
ore 18.00
ALICE MIRABELLA, violoncello
SARA BURSI, pianoforte
_Musiche di Mendelssohn, Poulenc, Shostakovich
ore 21.00
TOMMASO BENCIOLINI, flauto
FEDERICO GIANELLO, pianoforte
_Musiche di Schubert, Schumann, Dvorak, Poulenc
ore 21.00
I SOLISTI DEL TEATRO ALLA SCALA
NICOLA LOSITO, pianoforte
_Musiche di Dohnanyi